Nella vetrina del Museo del Duomo, ben visibile dai portici di Via Maestri Comacini a Como, è esposto il dipinto di Letizia Fornasieri “Nato in una stalla”.
L’opera, realizzata nel 2017, è un olio su tela di grandi dimensioni. Una singolare rappresentazione della Natività, che l’artista descrive così:
“Qualche anno fa ho proprio pensato che il Bambino Gesù, nato così nell’assoluto silenzio e dimenticanza di tutti, dei potenti e della gente comune, è forse troppo piccolo, debole, incapace di essere il Re del mondo…
Come può un bambino essere la mia salvezza? E rimanevo così, senza risposta. Nel gennaio del 2017 ho cominciato a disegnare asini, a me piacciono gli animali e così, in modo naturale, ho pensato a questo asino e a questo bue. I Vangeli non ci dicono che fossero presenti, ma le più anche rappresentazioni del presepe li contemplano. In Sant’Ambrogio, nella mia Milano, su uno dei lati del cosiddetto sarcofago di Stilicone, c’è una delle più antiche rappresentazioni del presepe: proprio solo un asino, un bue e in mezzo il Bambino Gesù. Qui Gesù è solo, posto a terra, come vediamo anche in alcuni dipinti del nostro Rinascimento o in opere di area nordica.
Ho dipinto alcune versioni di Gesù Bambino avendo in mente in modo molto cosciente i bambini morti nel nostro mare Mediterraneo, facendo le traversate in cerca di una Terra più buona… e morti così piccoli nel mare nero e freddo. Mentre dipingevo i capelli di “questi Bambini Gesù”, i segni che andavano a costruirne i fili si trasformavano in spine, le spine della Croce: la presenza, già nella nascita, della morte. Qui i due animali sono presenze imponenti, guardano e ascoltano in silenzio una grande e misteriosa Storia dentro cui anche noi ci siamo trovati a vivere”.
Il dipinto e resterà in esposizione fino a metà gennaio.